Hit Parade Story – 23 Gennaio 2021

Continua l’excursus storico dei brani da hit parade in questo periodo dell’anno, che vengono come sempre inseriti nelle rispettive playlist su Spotify:

#hps – 2021 – 2011 – 2001 – 1991 – 1981 – 1971 – 1961

23 Gennaio 2021: Emma & Alessandra Amoroso – Pezzo di cuore

Balza subito in testa alla classifica italiana Pezzo di cuore, collaborazione tra Emma e Alessandra Amoroso. Scritto da Dardust e Davide Petrella, il singolo è stato realizzato principalmente per Emma Marrone, la quale ha voluto coinvolgere a brano quasi ultimato anche la sua collega con cui condivide un’amicizia decennale dai tempi della loro partecipazione (anche se con un anno di distanza l’una dall’altra) ad Amici di Maria De Filippi. Per ora non è previsto nessun album da parte delle due cantanti salentine, ma hanno espresso il desiderio di portare questa canzone sul palco del prossimo Festival di Sanremo come ospiti.

23 Gennaio 2011: Fabri Fibra – Tranne te

In terza posizione nel 2011 troviamo Tranne te, singolo di Fabri Fibra tratto dal suo sesto album Controcultura del 2010. Il brano voleva essere una critica da parte del rapper verso il rap commerciale (definito più volte nel brano come “futuristico”) che andava molto di moda in quel periodo. Probabilmente la canzone ha ottenuto l’effetto contrario rispetto alle intenzioni di Fibra, diventando rapidamente un tormentone commerciale e da discoteca, e finendo al 10° posto dei singoli più venduti del 2011.

23 Gennaio 2001: Tricarico – Io sono Francesco

Balza in testa alla classifica del 2001 Io sono Francesco, singolo d’esordio di Tricarico pubblicato nel suo primo album Tricarico nel 2002. Il cantautore lo ha definito una filastrocca a difesa dei bambini, che parla di piccoli e grandi traumi infantili in maniera a tratti scanzonata ma anche profonda. Ha avuto un successo ritardato di qualche settimana rispetto alla sua pubblicazione nel settembre del 2000, ma una volta notata dalle radio che hanno cominciato a passarla in maniera massiccia (anche e soprattutto per una delle frasi più criticate e commentate del testo, puttana la maestra) ha venduto moltissime copie diventando Disco di Platino. Il singolo è stato pubblicato anche in Spagna, con il titolo Yo soy Francesco.

23 Gennaio 1991: Il Gabibbo – Ti spacco la faccia

Balza in seconda posizione nella classifica del 1991 Ti spacco la faccia, primo singolo pubblicato dal Gabibbo, storica mascotte del programma Striscia la notizia di cui questo brano era la sigla finale. Ha avuto un grandissimo successo, piazzandosi all’undicesimo posto dei singoli più venduti di quell’anno. La canzone è stata inserita in un bonus disc intitolato Le sigle storiche del Gabibbo, che fa parte della compilation contenente principalmente gli stacchetti del programma Veline del 2008.

23 Gennaio 1981: Stevie Wonder – Master blaster (Jammin’)

Alla quarta posizione della classifica del 1981 si piazza Master blaster (Jammin’), brano di Stevie Wonder tratto dal suo diciannovesimo album Hotter than July del 1980. La canzone è un omaggio del cantante statunitense a Bob Marley, con cui si era esibito più volte in tour alla fine del 1980: ha una base reggae e sono presenti versioni in studio e dal vivo che vanno avanti per molti più minuti rispetto ai 5 della versione pubblicata nell’album, in vero spirito “reggae jammin'”. È stato il singolo di maggior successo dell’album, raggiungendo la vetta della classifica in Italia, Regno Unito, Svezia, Austria e Svizzera.

23 Gennaio 1971: Gianni Morandi – Capriccio

Nella classifica del 1971 in seconda posizione troviamo l’eterno ragazzo Gianni Morandi col suo singolo Capriccio, tratto dal suo settimo album Gianni 7 del 1970. È il terzo e ultimo brano tratto da questo album, che lo ha portato al successo soprattutto con Occhi di ragazza che è diventato uno dei suoi grandi classici. Nel 45 giri era presente anche il brano Chissà… Però.

23 Gennaio 1961: Peppino Di Capri – I’ te vurria vasà

Sale alla terza posizione nella classifica del 1961 I’ te vurria vasà, un classico della canzone napoletana in una delle sue versioni più celebri, quella interpretata da Peppino Di Capri. Il brano è incluso nel suo quarto album Peppino di Capri e i suoi Rockers del 1961, che comprende una serie di canzoni con cui il cantante campano si era esibito insieme al suo complesso in quel periodo. I’ te vurria vasà risale al gennaio del 1900 e parla di un romantico incontro tra due amanti, con lei addormentata e lui al suo fianco che si tormenta tra il desiderio di svegliare l’amata con un bacio e l’ansia di pensare chi o cosa lei stia sognando. Pur non avendo avuto un immediato successo, divenne un classico anche grazie a Peppino di Capri, tanto da venire successivamente inclusa nel repertorio di molti esponenti della musica pop e classica.

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